sabato 24 novembre 2012

DOMANDA (VOSTRA) E RISPOSTA MIA: MA LI METTO “I LAVORETTI” NEL CURRICULUM?

La domanda è di Paola (il nome è di fantasia, as usual), una neolaureata in giurisprudenza. Nel compilare il CV a Paola viene un dubbio, che mi gira: Dice Paola “Durante questi anni di studio ho svolto dei lavoretti, prevalentemente ho fatto la baby sitter e il doposcuola a dei bambini delle elementari, ovviamente non risulta da nessun contratto e non posso neanche indicare con precisione una data di inizio e fine. Devo comunque inserire queste esperienze nel curriculum? e se si come?".

RISPOSTA: 
Ovviamente i “lavoretti” (baby sitter / doposcuola / animatore in un villaggio vacanze / dj in una radio privata / cameriera in un pub / pizzaiolo / hostess per fiere ed eventi ecc) che facciamo saltuariamente durante l’università vanno messi nei CV dei neolaureati, che, di per sé stessi, e non potrebbe essere altrimenti, sono abbastanza scarni (i CV non i neolaureati). I “lavoretti” non sono particolarmente significativi in quanto non hanno alcun diretto collegamento con il nostro percorso universitario e con il percorso professionale che intendiamo percorrere dopo esserci laureati e quindi non c’è la possibilità / il bisogno di indicare “dal / al” e simili.
MA ATTENZIONE: i “lavoretti” vanno comunque inseriti nel CV perché dicono, in positivo, qualcosa di noi. E allora nel CV (Sezione esperienze extra-professionali) o nella lettera di presentazione scriviamo una frase del tipo "Durante il periodo universitario, allo scopo di garantirmi una qualche indipendenza economica dalla mia famiglia, ho fatto la baby sitter e l’assistente scolastica (o la hostess fieristica / il dj / l’animatore turistico / la commessa / l’aiuto magazziniere ecc.”. 
 
Così facendo stiamo cercando di di "vendere" al selezionatore / alla selezionatrice non tanto i nostri trascorso di animatrice / hostess /baby sitter quanto il fatto che ci siamo dati da fare per guadagnare dei quattrini e non dipendere in tutto e per tutto da mamma e papà (alla faccia dei bamboccioni, categoria, molto poco apprezzata dai selezionatori, a cui ci si onora di non appartenere).
 
Aggiungiamo che ci sono poi lavoretti e lavoretti. Possiamo fare una gradazione di importanza,tra quelli che servono solo per dimostrare il nostro desiderio di faticare per conquistarci una qualche indipendenza economica  e quelli che abbiamo svolto in una impresa, seppur non connessa con l'ambito professionale ove desideriamo inserirci dopo esserci laureati: più il "lavoretto" è svolto all’interno di un’impresa e più il selezionatore potrebbe pensare che qualche idea su come funzionano le imprese e il mondo del lavoro ce la siete fatta ……
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domenica 11 novembre 2012

DOMANDA: MA A COSA SERVONO “MI SONO LAUREATO! E ADESSO?”? E IL BLOG “NEOLAUREATIPRIMOLAVORO”? (II)


In realtà almeno per questa volta la domanda la faccio  io e le risposte sono le vostre (arrivate negli ultimi 15 giorni).

Gentile Sig. Bianchi,
Ho appena scoperto il suo blog e lo sto trovando molto utile dato che terminati gli studi i dubbi su cosa fare ora sono tanti e purtroppo la mia università non offre servizi di orientamento post-laurea. La ringrazio per la disponibilità e per i consigli che offre tramite il suo blog.”

Gentile Marco Bianchi,
sono una giovane neolaureata e desidero innanzitutto ringraziarla per "Mi sono laureato, e adesso?", che ho trovato davvero scritto ad hoc per i neolaureati, ricco di esempi utili e soprattutto chiaro e concreto (fantastiche la citazioni delle riflessioni dei selezionatori di personale!).”

Egregio avvocato,
Ho scoperto da poco il suo blog "mi sono laureato e adesso" ed acquistato il suo libro omonimo trovandoli veramente molto utili per me e per gli studenti in generale che si domandano come comportarsi nel mondo "reale" una volta terminati gli studi. La ringrazio soprattutto per l'aiuto e l'impegno che lei offre a tutti i laureati e laureandi.”

Il blog è partito due anni fa e ad oggi conta più di 300 post (miei) e 50.000 visualizzazioni di pagina (vostre)


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domenica 4 novembre 2012

A PROPOSITO DI …….. “CHOOSY”

“Choosy” ovvero il tormentone scatenato dal Ministro Fornero che durante un convegno ha invitato i giovani  a non essere troppo choosy (schizzinosi, pignoli) nella ricerca e del primo posto di lavoro (salvo poi chiarire, ma ormai le polemiche si erano scatenate), che “oggi i giovani italiani sono disposti a prendere qualunque lavoro. Poteva capitare in passato, quando il mercato del lavoro consentiva cose diverse, ma oggi i giovani italiani non sono nella condizione di essere schizzinosi”).
Aprire un dibattito dedicato ai giovani e al mondo del lavoro spiegando che i neolaureati non devono  essere schizzinosi o iperselettivi nel valutare la prima offerta di lavoro non mi sembra un approccio comunicativo ottimale, considerata la crisi del mondo del lavoro e in particolare la situazione della (dis)occupazione giovanile. Complici anche le ipersemplificazioni giornalistiche che spesso riducono il tutto a uno slogan,  “choosy” per l’appunto, possiamo immaginare la reazione di tutti i giovani neolaureati che abbiano sentito la notizia “Ma come io sono qui che mi sbatto come una iena, tra stage sottopagati, lavori improbabili, curriculum spediti a destra e a manca e poi mi sento dire che non devo essere choosy?”.
A parte i dubbi sulla strategia comunicativa bisogna anche dire che iniziare con “choosy” potrebbe far pensare che, almeno implicitamente, o giovani neolaureati siano gli attori / i responsabili principali della disoccupazione giovanile. Parliamo prima di recessione, di mancata crescita, senza dimenticarsi delle Università che troppo spesso non preparano al post-laurea, della regolamentazione ancora di là da venire dei tirocini post laurea, troppo spesso a gratis.
Poi anche a me è capitato di incontrare dei “choosy”, ragazzi che aspettavano:
·         il lavoro ideale, quello di prestigio, quello dove ti pagano subito un sacco di soldi e hai una carriera assicurata, o più semplicemente il lavoro perfettamente in linea con  il percorso universitario appena concluso, e solo quello (ma come ho già commentato su questo blog in realtà al lavoro ideale non ci si arriva subito, ci si arriva per gradi, prima si entra nel mercato lavoro, e poi ci si guarda intorno e si cerca di cambiare alla ricerca del valore ideale, o
·         il lavoro, anche così così, purchè a venti chilometri da dove vivevano, o
·         il lavoro  che “si certamente sono orgoglioso di lavorare con voi, ma che orario fate e quante ferie ci sono, sa io sono un grande appassionato di <calcetto con gli amici> < danza classica <teatro> <faccio il dj in una radio privata>  e comunque adesso proprio non potrei perché ho già prenotato due settimane di vacanza …”.

Comunque i choosy erano, e, a mio parere, sono, comunque una minoranza abbastanza esigua: la maggioranza è gente pronta a sbattersi per costruirsi un futuro (ma poi bisogna fare i conti  con la recessione, con la mancata crescita, lo spread, le Università che troppo spesso non preparano al post-laurea,  gli stage cattivi, a gratis e non professionalizzanti ……).


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sabato 3 novembre 2012

DOMANDA (E RISPOSTA MIA): QUALE SITI CONSULTARE ALLA RICERCA DI UN PRIMO LAVORO?


In realtà ho già pubblicato un post analogo a questo (con tanto di “istruzioni per l’uso”) ove pubblicavo un primo elenco di una serie di siti che un neolaureato in cerca del mitico primo lavoro dovrebbe periodicamente tenere sott’occhio  (post 24 agosto 2012 DOMANDA (E RISPOSTA MIA): COME FA UN NEOLAUREATO A TROVARE UN LAVORO?).

Qui di seguito un secondo elenco:
http://www.repubblicadeglistagisti.it – cito il sito di Eleonora Voltolina, non tanto per gli stage che vi sono menzionati (di siti e di stage ce ne sono tanti) quanto piuttosto perché lo trovo utile quando c’è bisogno di districarsi nelle modifiche legislative (nazionali e/o regionali) che riguardano lo stage/i tirocini (e comunque anche qui si trovano annunci d stage)
http://www.careerjet.it – altro sito che mette assieme le offerte di lavoro che si trovano in rete ( e quindi ritrovate altri siti che ho già menzionato nel  precedente post)- Vi basta digitare neolaureato/a e guardarvi i risultati
http://www.monster.it/ - sito molto famoso. Quando stavo scrivendo questo post l’ho visitato e ho trovato 35 offerte per neolaureati (per la gran parte provenienti da agenzie di lavoro somministrato). C’è anche l’opzione per cercare offerte di lavoro all’estero. Peccato che usando come chiave di ricerca “neolaureato/a” e come Nazione la Francia il risultato è stato 0 ….
http://lavoro.corriere.it/  - il sito delle offerte di lavoro del Corriere della Sera dove potete anche caricare il vostro CV. Le parole chiave per la ricerca possono essere caricate da un elenco suggerito ma potete anche usare il solito “neolaureato/a”. Il risultato delle ricerche a volte mi hanno lasciato perplesso in quanto c’erano anche annunci che apparentemente non avevano niente a che fare con la chiave di ricerca (bisogna mettersi a spulciare la lista dei risultati e individuare le offerte interessanti da quelle che non si capisce perché sono finite nei risultati). Poi delle sorprese: Ingegnere Biomedico (nessun annuncio negli ultimi 60 giorni)
http://www.tesionline.it/ - il sito è abbastanza famoso perché pubblica le tesi di laurea. Ha però anche un’area dedicata alla ricerca del lavoro. Trovate un forum e offerte di lavoro.    
Ovviamente il percorso è sempre quello. Preparazione del CV, verifica della sua adeguatezza rispetto all’offerta a cui si intende rispondere, rimeditazione della lettera di accompagnameto / presentazione …….
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