lunedì 27 febbraio 2012

DOMANDE (VOSTRE) E RISPOSTE (MIE) (SORRY HO PERSO IL CONTO DEI POST CON QUESTO TITOLO)

DOMANDA 1: PUO' INDICARE HEADHUNTER PER NEOLAUREATI? Headhunter ovvero cacciatori di teste? Non ci sono cacciatori di teste per i neolaureati, ci sono troppi neolaureati e non ci sarebbe storia nella caccia. Gli Headhunter al limite ti cercano quando hai fatto carriera, o comunque hai qualche anno di esperienza, magari stai  su Linkedin e lavori per un'azienda / uno studio / una istituzione importante. Interpretando la domanda però confermo che ci sono degli intermediari tra i neolaureati e o datori di lavoro, che spesso affidano ad una società esterna il compito di fare le prime scremature dei neolaureati che si autocandidano o che rispondono ad un annuncio dell'azienda. Si tratta un primo luogo delle agenzie di lavoro interinale (inutile che vi faccia i nomi, dovreste conoscere le agenzie che avete in zona). Non so quanto sia indicativo ma delle me tirocinanti avevano provato a lasciare i loro CV presso delle agenzie (fatti bene non quella boiata dl CV Europass) e in effetti erano state richiamate (purtroppo con offerte che peraltro non erano di loro interesse al punto da mollare il tirocinio). L'unica società di cui sia a conoscenza che raccoglie i Cv di neolaureati per poi fare loro  dei colloqui e mettere tutto in una banca dati che offre alle aziende che cercano neolaureati è la bachelor (vedi il link qui sotto) con sede a Milano (ma bachelor ha un network europeo).
http://www.bachelor.it/

DOMANDA 2: CON UNA RAL (RETRIBUZIONE ANNUA LORDA) DI 35.000 EURO QUALE SARA' IL MIO STIPENDIO NETTO?
La retribuzione netta può variare da Regione a Regione, in considerazione delle imposte regionali che il datore di lavoro versa alla Regione, in quanto sostituto d'imposta, decurtandole dalla RAL (ma non ci sono solo le Regioni che confidano nella tua RAL per raggranellare dei soldini .....).  Come ho scritto nel post che ho pubblicato il  7/2/2012 se andate sul sito di miojob ed indicate la Regione dove lavorate potete farvi il calcolo.

Ad ogni buon conto io ho fatto il conto, prendendo come regione di riferimento la Lombardia: con 35.000 Euro di RAL ti becchi 23763,87 Euro annui che divisi per 13 mensilità fanno 1827,99 Euro al mese.

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venerdì 24 febbraio 2012

PER GLI INGEGNERI BIOMEDICI (E PER I NEOLAUREATI IN GENERE)

Navigare su internet, con costanza e pazienza, questo è il segreto.  

Visto che nelle scorse settimane le query al blog rivelavano   la presenza di Neolaureati in Ingegneria biomedica Vi segnalo un annuncio che li iguarda che ho appena visto su Careerjet  un sito che raccoglie in internet le offerte di lavoro e le indicizza in un unico database (un sito che fa un lavoro simile è job rapido che se non erro ho pure citato).
http://www.careerjet.it/

La Vivisol, che credo di aver già segnalato sul mio blog, cerca un laureato in ingegneria biomedica al quale offrire uno stage retribuito di sei mesi nella Direzione Marketing “con possibilità di successivo inserimento in azienda”.  Dovete esservi laureati da non più di 12 mesi (requisito richiesto dopo le modifiche introdotte alla normativa sugli stage l’anno scorso).
Già che c’ero ho dato un’occhiata agli annunci “freschi di giornata” che compaiono su career jet: domina Ingegneria nelle sue multiformi varianti, seguita da Economia, Chimica e Informatica. Sporadiche citazioni per Architettura, Matematica, Veterinaria e Tecnologie Alimentari.

Date un’occhiata e se poi vi chiamano per un colloquio ricordatevi di prepararvi riguardandovi il blog e leggendo “Mi sono laureato! E adesso?”

martedì 21 febbraio 2012

DOMANDE ALLA RINFUSA:

DOMANDA 1: 100/110 E' UN VOTO DI LAUREA BUONO? secondo me sI.

DOMANDA 2: E MEGLIO ERASMUS O 110 COME VOTO DI LAUREA? Domanda a cui è difficile rispondere. Teoricamente sono entrambi dei plus in un curriculum. Ci sono studi professionali e società che accettano di guardare il tuo CV solo se hai 110 e lode (ma sono pochi). Sul 110 ho già fatto dei post per esprimere le mie riserve sul 110 se non controbilanciato nel CV da qualcosa che dimostri che il candidato abbia anche senso pratico, altri interessi e, per farla breve, non abbia passato gli ultimi cinque anni nella biblioteca dell'Università . L'Erasmus  è utile per il CV (sei andato all'estero, magari hai imparato / perfezionato la conoscenza di una lingua straniera). Anche qui nel CV devi però far vedere che non hai passato il periodo dell'Erasmus a divertirti (indica gli esami che hai fatto durante l'Erasmus). Se la domanda presuppone il dubbio su un scelta, per l'appunto l'Erasmus OPPURE il 110 la risposta è ompossibile. Idealmente mi verrebbe da dire rurri e due ..... 

DOMANDA 3: DEVO SCEGLIERE UN AVVOCATO DI QUALE SEGNO ZODIACALE LO SCELGO? Sorry, sbagliato blog.

DOMANDA 4: A COSA SERVE UN MASTER?  Serve a approfondire un ambito professionale che non hai studiato durante l'Università / a studiare un ambito professionale che hai appena sfiorato durante l'università, in entrambi i casi perchè hai delle prospettive / stai cercando un lavoro attinente a quell'ambito professionale OPPURE perchè il Master sembra una buona cosa per conoscere gente che un domani potrebbe  avere bisogno di assumere uno come te OPPURE per farsi una cultura 

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lunedì 20 febbraio 2012

GRAZIE A PAPER0GA COSMOGIRL DAL FORUM DI COSMOPOLITAN

Un post leggero, tanto per cambiare. Lo scopo è quello di ringraziare la lettrice con il nickname Paper0ga. Ho incocciato Paper0ga per caso, quando mi sono reso conto che avevo un tot di contatti da sito del periodico Cosmopolitan (periodico tipicamente femminile che conosco da quando lavoravo nell'editoria).

Collegatomi al sito ho scoperto un forum dove le lettrici parlavano di post-laurea, di CV, di CV Europass, con Paper0ga che raccontava di aver scoperto questo  blog ("L'ho letto su questo blog che ho appena scoperto e che mi sembra utilissimo! neolaureatiprimolavoro. Provate a "sfogliarlo" un po'".

Non so chi tu sia Paper0ga, non ti conosco, ma grazie per l'apprezzamento e spero che tu continui a frequentare il blog e spero di continuare a postare cose utili. Ho avuto anche la tentazione di iscrivermi al forum per porre rimedio ad alcune idee sbagliate (a mio parere) di qualche partecipante ma  quando ho fatto il login mi sono sentito chiedere se volevo diventare una Cosmogirl. Alla mia età? Con il mio brillante CV alle Spalle? Caro Cosmopolitan non potevi fare una casella per i CosmoBoy, o magari anche solo una casella del tipo "passavo di qui per caso ma ho qualcosa da dire"? Mi è sembrato un caso di maschilismo al contrario.
E allora "PaperOga pensaci Tu". Se pubblico qualcosa che ti sembra utile diffondi tu il verbo alle altre CosmoGirls.
P.S. X Paper0ga: il libro è meglio del blog perche se lo leggi ti diverti anche ... 

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giovedì 16 febbraio 2012

LA DOMANDA DI ANONIMO: PERCHÈ NON CI PARLA DELLE CARATTERISTICHE CARATTERIALI CHE UN SELEZIONATORE CERCA IN UN NEOLAUREATO?

Devo ammettere che a volte le domande che mi arrivano mi lasciano un po’ perplesso, nel senso che le risposte ci sono già, su internet o sul libro che ho scritto, “Mi sono laureato! E adesso?”, dove ho cercato di mettere tutto quello che sapevo, tutto quello che ho imparato in quasi vent’anni di selezioni e di frequentazione, e, perché no, a volte di amicizia, con tutti i neolaureati che hanno frequentato i miei uffici e me (e che con me hanno pure condiviso molti happy hours e molti successi professionali.

Ogni tanto fortunatamente riuscite ancora a stupirmi e a farmi riflettere. E’ questo il caso del neolaureato che ha pubblicato un commento al post “Come ci si prepara al colloquio di selezione”, chiedendomi di parlare delle caratteristiche caratteriali che il selezionatore / la selezionatrice cerca di individuare in un candidato/ una candidata durante il colloquio di selezione. Il post è un po’ lungo ma non è banale.

Vediamo la storia raccontata da Anonimo (ma perché su FB scrivete senza pensarci anche delle cose assolutamente private con nome e cognome e poi quando fate una domanda seria vi firmate Anonimi? Anche considerato che anche i selezionatori hanno un account FB …..).

LA STORIA DI ANONIMO

Anonimo è un neolaureato in giurisprudenza che ha fatto un sacco di colloqui con studi legali e aziende ma non è stato assunto, nonostante avesse risposto correttamente a tutte le domande di diritto che gli erano state poste (ho comunque pubblicato il commento per intero in calce a “Come ci si prepara al colloquio di selezione”). Ne ripubblico un estratto perché ritengo che possa essere utile per tutti e non solo per Anonimo.

Sapevo tutte le risposte alle domande che ho scritto...ma sono ancora senza lavoro.... Probabilmente io sono troppo sicuro di me quando parlo e posso sembrare troppo "effervescente" e non un tipo posato. Però sono cosi e non ho voglia di cambiare. Un legale secondo me deve essere combattivo. Cosa ne pensate?
Domanda in uno studio professionale: che tipo di avvocato vuole diventare? (mi è stato poi successivamente evidenziato che non bisogna iniziare dal primo gradino, ma dal marciapiede...terrorismo puro...era una donna..secondo me, piuttosto frustata a dire cosi). La stessa professionista (di una rinomata boutique milanese) mi ha chiesto di che segno zodiacale fossi (Ariete) e quindi mi ha detto: "Ah, quindi Lei prima sfonda la porta e poi dice permesso?"(io senza parole, ho risposto: No, sono come una pentola a pressione. Sopporto ed incasso, ma posso scoppiare). Vi sembra normale? Perchè non ci parla delle caratteristiche caratteriali?”
I MIEI COMMENTI

Premetto che i miei commenti non sono immediatamente riferiti alla esperienza di Anonimo, ma semplicemente sono ispirati da quello che Anonimo ha scritto.

1. Anche ha me è capitato di fare delle domande tecniche ai candidati che esaminavo (peraltro sotto forma di questionario con domande terrificanti preparate da un mio collaboratore bravissimo), ma non ho mai assunto nessuno esclusivamente sulla base delle risposte al questionario. Estremizzando, ed esclusivamente per far capire il problema del selezionatore,se ho di fronte un candidato che tecnicamente è bravissimo ma che è troppo aggressivo, questo mi crea dei problemi. Stessa situazione se mi trovo davanti il più grande giurista Italiano, ma si esprime solo in dialetto bantù. E’ il più grande ma nessuno lo capirebbe e quindi non va bene.

2. Essere combattivi ed essere aggressivi sono due cose completamente diverse. Mi è capitato di vedere un neolaureato che conoscevo, che, quando era convinto di aver ragione, e normalmente, tecnicamente, l’aveva, era aggressivo (eufemismo) con i colleghi. La cosa importante è la decisione che viene presa prima che stabilire chi è imbecille e chi non lo è. Con l’esperienza e con il tempo impari a far capire all’imbecille che ti sta di fronte, e  soprattutto a quelli che stanno intorno, che è proprio un imbecille, ma senza dirglielo, con il miele nella bocca…

3.In un colloquio di selezione bisogna mirare all’equilibrio tra noi e chi ci fa il colloquio. Quindi niente atteggiamenti fantozziani e niente “confrontation” tra noi e il selezionatore per vedere chi vince. Il nostro scopo è superare il colloquio. Ci prepariamo in anticipo (vedi i post che ho già postato) e cerchiamo di essere il più rilassati possibile. Non raccogliamo le provocazioni (che potrebbero essere pensate ad arte proprio per vedere come reagiamo, l’ho visto fare diverse volte, in particolar modo dal selezionatore / dalla selezionatrice della Direzione del Personale).

4. Venendo al racconto di Anonimo, premetto che se mi avessero fatto un commento di quel genere basato sul mio segno zodiacale mi sarei limitato a guardare la selezionatrice con occhi innocenti dicendole “Boh, non ho idea, non credo agli oroscopi. Ma Lei ci crede sul serio?”. Il commento della selezionatrice ("Ah, quindi Lei prima sfonda la porta e poi dice permesso?") però mi sembra prevenuto, quasi ad esplicitare una opinione che si era fatta nella prima parte del colloquio che, per una ragione o per l’altra, era finito sul “nervoso”. La risposta data da Anonimo (“No, sono come una pentola a pressione. Sopporto ed incasso, ma posso scoppiare”) per quanto apprezzabile nella sua sincerità, almeno a mio modo di vedere, va nel segno della confrontation. Io stesso ammetto che mi sarei irrigidito se un candidato mi avesse risposto “posso scoppiare” e avrei iniziato a domandarmi “e quale è il suo limite di sopportazione, che cosa lo fa scoppiare, come faccio a capire che è in procinto di scoppiare?”.

5. “Si comincia dal marciapiede, neppure dal primo gradino…”. Durante un colloquio di selezione dovete anche cercare di evitare un altro atteggiamento, ovverosia di pensare che siccome avete un curriculum universitario brillante, e in ipotesi, avete risposto in maniera altrettanto brillante a tutte le domande tecniche che vi hanno posto,  in automatico avete “vinto” il colloquio. Nel caso di neolaureati senza esperienza, almeno dal punto di vista del selezionatore, paradossalmente al tempo stesso probabilmente “sapete tutto” (le conoscenze professionali che dimostrate di avere) e non sapete niente (come applicare le conoscenze al caso concreto, all’ambiente di lavoro). Personalmente condivido la metafora del marciapiede, quando mi chiedevano "e io cosa farò?" io rispondevo "bo' ti darò qualcosa, se lo fai bene ti darò qualcosa di più complicato, e via di seguito, di complicazione in complicazione". Ma ogni scala comincia dal primo gradino....

Prossimamente farò un post più sintetico con l’elenco delle singole caratteristiche e la mia personale opinione (questa si, questa no).

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martedì 14 febbraio 2012

"LO STAGE NON E' LAVORO": VERO O FALSO

Che palle ragazzi. L'affermazione che dà il titolo a questo post è stata pubblicata da un lettore sul sito della repubblicadeglistagisti, con tanto di post a sostegno, di quelli che si vedono tutti i giorni su FB, dieci parole del tipo, "vero, sono tutti bastardi, ecc. ecc.".

Diamo per scontato, e consentitemi quindi di evitare di spendere tempo (sono in ritardo su tutto) per ripetere quello che ho sempre detto, ovverosia che gli stage fasulli, senza una convenzione con l'Università o con un altro soggetto previsto dalla legge, sono una vaccata, al pari di quelli che sono si formalmente in regola, ma che escludono qualsiasi rimborso decente, o che prevedono sì un rimborso, ma indecente.

Quello che mi infastidisce è l'equivoco diffuso su che cosa sia realmente uno stage. o meglio su cosa debba essere uno stage "buono": siamo  tutti d'accordo che uno stage non è lavoro, quantomeno nel senso che, così come previsto dalla normativa che disciplina i tirocini formativi alias stage, lo stage non comporta l'instaurarsi di un rapporto di lavoro.

Lo stage è un momento di formazione, e anche su questo siamo d'accordo. Dobbamo però intenderci su cosa si intenda in questo caso per "formazione". Non è una cosa per cui c'è qualcuno che vi insegna, e voi dall'altra parte della scrivania, ascoltate e prendete appunti. Così avete fatto un mare di esami in Università, e adesso che ne siete usciti volete continuare? Lo stage, quello buono, è quello dove lavorate, nel senso che applicate le conoscenze apprese in università ad un caso concreto, per risolvere un priblema, confrontandovi con altri che magari non hanno lo stesso percorso professionale, ma che condividono con voi il problema e la necessità di risolverlo.

Lo stage "buono" è quello che vi consente di applicare le vostre conoscenze professionali, così da acquisire competenze professionali. E in effetti per lavorare abbiamo bisogno di conoscenze e competenze. E dunque anche uno stage "buono", oltre ad essere un momento di formazione, è  anche "lavoro".

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lunedì 13 febbraio 2012

POCHI STAGE MA PER LAUREANDI NEOLAUREATI DI (QUASI) TUTTI I CORSI

Calmi, che gli stage sono solo cinque. In compenso i corsi di laurea interessati sono un tot, compresi quelli delle lauree "deboli", quelle umanistiche


AZIENDA: ESSELUNGA

SEDE: Limito di Pioltello (è vicino a Milano)

RIMBORSO SPESE: SI ma non dicono quanto.

STAGE 1 – AREA MARKETING E COMUNICAZIONE – Laureandi /Neolaureati in  Lettere Moderne, Filosofia, Storia Dell'arte, Economia uno spiccato interesse per i seguenti ambiti: Marketing, Comunicazione, Arte, Fotografia, Media, Eventi, Web, Digital, Cinema, Musica.

STAGE 2 – AREA ACQUISTI - Laureandi /Neolaureati in Economia

STAGE 3 – AREA PACKAGING DESIGN - Laureandi /Neolaureati in Design Della Comunicazione con uno spiccato interesse per i seguenti ambiti: Design di marca, Visual Design, Brand Communication, Brand Strategy, Merchandising, Semiotica, Marketing e Comunicazione Integrata

STAGE 4 – AREA ACQUISTI FRESCHI - Laureandi /Neolaureati in Discipline AgroAlimentari con orientamento Economico

STAGE 5 – DIREZIONE RISORSE UMANE – ORGANIZZAZIONE - Laureandi /Neolaureati in Ingegneria Gestionale, Economia Aziendale, Scienze Politiche, Informatica e Fisica con approfondimento durante l’università dell’organizzazione del lavoro e delle tecniche MTM

Praticamente per tutto gli stage è un plus essere andati all’estero (Erasmus?) e sapere l’Inglese.

Come si fa a dimostrare il Vostro interesse per gli ambiti indicati? Bella domanda: seminari, stage, attività extraprofessionali vicine a tali ambiti. Un problema? Niente seminari, stage ecc ed in più una tesi di laurea sulla filosofia teoretica nell’alto medioevo.

P.S. MTM - Methods-Time Measurement è una procedura che analizza ogni operazione manuale, scomponendola nei movimenti elementari necessari per la sua esecuzione ed assegnando a ciascun movimento un tempo standard predeterminato, stabilito in base alla natura del movimento e alle condizioni in cui esso viene eseguito.

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domenica 12 febbraio 2012

DOMANDA: COME CI SI PREPARA AL COLLOQUIO DI SELEZIONE?

La risposta  che mi verrebbe spontanea sarebbe quella di rimandarvi l’ignoto lettore a quello che ho scritto nel mio libro. Comunque, cercando di essere sintetici, alcuni consigli in pillole, o meglio alcune risposte alle domande che un neolaureato si pone, o dovrebbe porsi, nel momento in cui viene contattato per partecipare ad un colloquio di selezione:

CHI INCONTRO? Ipersemplificando puoi trovarti in una di queste tre situazioni (e l’atteggiamento / le curiosità del selezionatore sono almeno in parte diversi) (i) Una società di consulenza esterna incaricata dall’Azienda che sta effettuando la selezione; (ii) La Direzione del Personale dell’Azienda che sta effettuando la selezione; (iii) Quello che sarà il tuo Capo. L’approccio e le domande non sono ovviamente le stesse. Nel primo caso e nel secondo caso il selezionatore è meno addentro nelle technicalities e nel “quotidiano” del lavoro che dovrà fare il candidato che alla fine verrà selezionato e quindi si concederà sul CV, su motivazioni, personalità  e carattere (magari con Assessment Session, Test Psicologici ecc.. Nel terzo caso, il capo-selezionatore avendo una piena consapevolezza di che cosa ha bisogno, di che cosa deve fare il candidato che verrà assunto si concentra soprattutto su tuo CV e cerca di divinare le tue capacità di fare il lavoro (ma anche lui si interessa della tua personalità e del tuo carattere …)

COME MI VESTO? Uffa, ancora dei dubbi. Non ti vesti come probabilmente ti vestivi quando andavi in Università. A meno che ru ti presenti per un lavoro in una Fashion Agency vestiti in (i) Giacca e cravatta (evita combinazioni assurde tipo giacca rossa cravatta viola e camicia gialla, meglio tinta unita …) (ii) tailleur, giacca pantaloni (sul sotto non mi è esprimo, mi è capotato di selezionare delle tirocinanti che avevo incontrato in precedenza. In allora una prima al torace, al colloquio eravamo quasi ad una terza – mezzucci che al selezionatore navigato non fanno né caldo ne freddo …)

QUANDO ARRIVO?: Ovviamente arrivi per tempo, fai 15 minuti prima dell’ora per cui sei stato convocato/a. Non arrivare u’ora prima altrimenti pensano che sei ansioso/a.  

COME MI PREPARO? Cerca di sapere tutto sull’azienda che ti assume (numero di dipendenti, settore di attività e prodotti, fatturato e principali concorrenti, tipologia di lavoro – se non lo sai cerca su Internet), riguardati il CV che hai mandato e prova a pensare a come raccontarlo in cinque minuti. ATTENZIONE 1 non prepararti a raccontarlo con gli occhi più o meno compiaciuti rivolti al passato, cerca di interpretarlo come una base per il tuo futuro nell’azienda che ti ha convocato  ATTENZIONE 2 Se ci sono “buchi” nel tuo CV (perché sei finito fuori corso di tre anni? Perché hai fatto una tesi su un argomento assolutamente teorico, non avevi un argomento un poco più collegato con la realtà)

CHE DOMANDE MI FANNO? Ogni selezionatore ha il suo set di domande preferite, comunque nel prossimo post cerco di fare una lista di tutte le domande che faccio / che ho sentito fare.

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martedì 7 febbraio 2012

DOMANDA: COSA METTO NEL CV EUROPASS SE NON SONO ANCORA LAUREATO?

Questo è il problema tutte le volte che si usano dei moduli preconfezionati, che in quanto tali tendono a generalizzare (ma il CV Europass, più che limitarsi a generalizzare, vi rende proprio tutti uguali, vi spersonalizza) e sembrano non lasciare spazio alle specificità di ognuno di voi.

Aggiungo che se anche tu fossi un neolaureato avresti fnito per interrogarti comunque su come utilizzare il CV Europass: nel modello Europass infatti non è indicato  dove mettere il voto di laurea e  il titolo della tesi. Banalità per un neolaureato. O no?

Per questo motivo, come quasi tutti nel settore privato, io sconsiglio l'utilizzo del CV Europass. Molto meglio un CV predisposto ad hoc. Si fa più fatica ma forse si riesce a differenziarsi da tutti gli altri, a far emergere la propria personalità ....

Venendo alla domanda: Vai alla Sezione di Europass "Istruzione e Formazione". Alla voce "Titolo della qualifica rilasciata" modifica in "Titolo della qualifica in corso di rilascio" e poi aggiungi: "Laureando in XXX, data prevista di larea xx/201x con votazione attesa XXXX (media esami sostenuti: XX)..

sabato 4 febbraio 2012

IN MARGINE A “CAMERA DI COMMERCIO DI HONG KONG: OPPORTUNITÀ PER I GIOVANI” DAL BLOG “ITALIANS” DI BEPPE SEVERGNINI

Navigando su Internet (ma l’imbeccata mi è arrivata su FB) mi sono imbattuto su un post pubblicato  sul blog “Italians” di Beppe Severgnini  (giornalista del Corriere della Sera). Con il post il Presidente della Camera di Commercio Italiana ad Hong Kong informava che avevano deciso di offrire degli stage a ragazzi Italiani da svolgere presso aziende Italiane a Hong-Kong, o presso aziende locali che avevano rapporti con l’Italia (tre mesi). La Camera di Commercio, utilizzando i proventi che la Camera ottiene dalla vendita dei propri servizi alle aziende ad Hong-Kong si accolla le spese dell’alloggio e fornisce un contributo economico alle spese di vitto ad Hong Kong.
http://italians.corriere.it/2012/02/02/camera-di-commercio-di-hong-kong-opportunita-per-i-giovani/
I commenti dei lettori? Alcuni entusiastici, ma molti scandalizzati. “Ma come e chi le paga le spese di viaggio? E non c’è  un rimborso spese (i.e. oltre al contributi per il vitto)! Ma insomma potevano almeno organizzare un corso di Cinese!”

Ora come chi sa bene chi ha letto il mio libro e ha frequentato il mio blog sa che io sono assolutamente contrario agli stage “a gratis”. Qui però non ho condiviso le reazioni indignate che anzi mi hanno in po’ avvilito.  Qui non ci troviamo di fronte ad una iniziativa istituzionale. (‘pensate alle centinaia di tirocini che vengono offerti ogni anno dal Ministero Affari Esteri d’intesa con la CRUI Conferenza Rettori Università Italiane,nessun rimborso spese, nessun contributo per spese di viaggio, di vitto e alloggio. Li si c’è da indignarsi: lo Stato che dà il cattivo esempio.. ..). Qui abbiamo una Camera di Commercio all’estero che invece di limitarsi a fare quelle che fanno di solito le Camere di Commercio, da sola si sbatte, nel suo piccolo, e prende un’iniziativa, si inventa degli stage con delle imprese di Hong-Kong , mette a disposizione dei quattrini per il food e organizza la logistica per l’alloggio e ancora un po’ la mettiamo in croce perché non c’è il rimborso spese, il rimborso delle spese di viaggio....
·         I corsi di Cinese (in tre mesi? Ma avete un’idea di cosa sia il Cinese? altro che tre mesi…. A volte verrebbe da dire che è meglio non prendere iniziative, chi te lo fa fare ..
·         Le spese di viaggio?. ho controllato i voli low cost da Roma per Hong-Kong (a caso , Marzo-Maggio) 600-700 Euro.
·         Spesso dei neolaureati in giurisprudenza mi interrogano su come entrare in un grande studio legale internazionale (e pensano a Londra) Secondo me è più facile entrarci a Hong-Kong (ho incontrato una laureata che ha inviato Il CV AD Hong-Kong l’hanno intervistata per telefono ed  è stata assunta da un grande studio legale internazionale, anche in Europa ed Italia. Tutti pensano di mandare il CV a Londra (concorrenza bestiale) ma ad Hong-Kong? Li non c’è la concorrenza …. .
·         A mio modo di vedere tre mesi a Hong-Kong “fanno Curriculum”.

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