Premetto che personalmente ritengo che in prima battuta
dovrebbe essere l’Università a
introdurre / spiegare / rendere consapevoli gli studenti delle dinamiche del
mondo del lavoro (come scrivo nel libro, “quello che c’è li fuori, fuori
dall’Università”). Comunque vediamo alcune differenze tra Università e mondo
del lavoro (con particolare riferimento alle imprese.
1. LE DUE PIRAMIDI A CONFRONTO
Proviamo a immaginare l’Università e l’Impresa come due
“piramidi organizzative”. L’Università è una piramide tutto sommato semplice, con
solo due livelli, sopra i professori, sotto gli studenti. L’approccio è
“top-down”: il professore vi dice cosa studiare, come studiare e quando
studiare (in tempo per gli esami…). La disciplina professionale che vi riguarda
è soltanto quella propria del corso di laurea che frequentate.
La piramide lavorativa è molto più complessa in quanto è la
somma di tante unità organizzative (Funzioni, Dipartimenti, Business Unit) e di
tante competenze e capacità professionali, diverse tra loro, che interagiscono
tra loro (Progettazione, Produzione, Marketing, Vendite, Finanza, Information
Tecnology, Risorse Umane, Legale, Relazioni esterne e comunicazione ecc). Necessariamente bisogna interagire con altre
professionalità e altre competenze. Lo scopo di tutti non è “sapere” quanto
piuttosto comunicare e interagire per raggiungere gli obiettivi della società
(produrre, vendere, fare profitto, espandersi si un nuovo mercato, sviluppare
un nuovo prodotto /un nuovo segmento di mercato). La conoscenza applicata e
quindi creatività, “sapere” ma anche e soprattutto “saper
fare”. Ovviamente in entrambe le piramidi i neolaureati stanno sui gradoni
in basso … (fatta eccezione per raccomandati di vario genere).
2. LA LINGUA
L’Italiano, l’Inglese, il Tedesco, il Cinese? Anche. il
problema però che spesso in Università finiamo per adottare un linguaggio e un
approccio culturale e metodologico che è quello proprio del nostro corso di
laurea. Ci capiamo tra di noi e con i professori (vabbè con i professori magari
non sempre) e ci appassioniamo di questioni ipertecniche. In Università quando parliamo
di un argomento professionale corriamo il rischio di parlare come i libri che
abbiamo studiato. Se tutti portassero il proprio linguaggio l’azienda diverrebbe
una babele. E allora bisogna cercare di sforzarsi di limitare l’uso di
qualsiasi “gergo” professionale e cercare di orizzontarsi per capire quello
delle altre professionalità.
3. L’APPROCCIO ORGANIZZATIVO E I TEMPI
Tutto sommato in Università l’approccio è semplice e
ripetitivo (e relativamente programmabile): lezione>libro>studio>esame>lezione>libro>studio> esame>lezione>libro> studio>
esame>lezione> libro>studio>esame> ecc. ecc. In una azienda l’approccio
di solito è molto più complesso e poco o punto programmabile (quantomeno dal
neolaureato appena entrato in azienda). In Università potevamo sceglierci i
tempi (“mi sono preso sei mesi in più ma la tesi è venuta proprio come la
volevo”). In azienda i tempi vengono dettati dal mercato, dai clienti, dai
colleghi, dal capo) e non puoi permetterti di rispondere una settimana dopo perchè vuoi preparare qualcosa di perfetto. Se lo fai scopri che quando la tua risposta è finalmente pronta e risponde ai tuoi canoni poi magari ai tuoi clienti non interessa più o proprio non serve più.
4. COMPETIZIONE
Come spiego in “Mi sono laureato! E adesso?” personalmente ritengo
che in Università la competizione, se paragonata a quella che esiste nel mondo
del lavoro, sia prossima a zero: il risultato è assicurato in quanto prima o
poi una laurea la prendiamo tutti. In
azienda la competizione è elevata, sia con le altre aziende concorrenti, e,a
volte, anche con i colleghi visto che aumenti di stipendio e promozioni,
ammesso che di questi tempi ce ne siano ancora, non ci sono per tutti.
“Last but not least” un consiglio tratto pari pari da “Mi
sono laureato! E adesso? N.2. La ricerca continua” : RICORDATI NEL MONDO DEL LAVORO ESISTONO PIU' DOMANDE
CHE LIBRI CON LE RISPOSTE……… QUELLE DOBBIAMO IMPARARE A TROVARCELE DA SOLI
(c) Marco Bianchi riproduzione riservata
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"Mi sono laureato! E adesso? N.2 La ricerca continua Manuale di
sopravvivenza per neolaureati alla ricerca del primo lavoro; Curriculum Vitae,
Master, Tirocini e colloqui di selezione” è la
seconda edizione, rivista ed aggiornata, di “Mi sono laureato! E adesso?” pubblicata
nel 2010 da Vallardi.
La nuova edizione del libro può
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