martedì 25 gennaio 2011

IO MI RIFIUTO DI FARE UN LAVORO CHE ....(PARTE SECONDA)

Quasi in contemporanea con i report periodici di Istat e Banca d'Italia che hanno confermato che in Italia la disoccupazione giovanile è in aumento sono stati recentemente pubblicati i risultati di una ricerca svolta a livello Europeo da Eurobarometro, il servizio della Commissione europea, istituito nel 1973, che misura ed analizza le tendenze dell'opinione pubblica in tutti gli Stati membri e nei paesi candidati (intervistate 7.000 imprese in 31 nazioni Europee). Vediamo i criteri su cui le aziende Europee basano la scelta dei candidati:
  • La qualita' dell'universita': Non è per nulla importante è piuttosto importante / è piuttosto irrilevante: 58% . E' molto importante: 13%.
  • "L'esperienza lavorativa pregressa è un requisito cruciale per le nuove assunzioni": Molto d'accordo: 53%, piuttosto d'accordo: 34% (tra tutti e due l'87% degli intervistati)

  • "E' molto importante che i nuovi assunti abbiano fatto uno stage all'estero.” Qui i risultati sono abbastanza variegati: SI 9% Abbastanza 20% NO 39%, Non particolarmente 31%

  • "E' molto importante che i nuovi assunti abbiano studiato all'estero” :SI 6% Abbastanza 19% NO 42% Assolutamente NO 33%

Personalmente non sono completamente d'accordo con tali risultati, perlomeno quelli che non attribuiscono una qualche importanza alle esperienze all'estero (ma probabilmente la maggioranza delle imprese intervistate operavano solo sui mercati domestici).

E' PERO' IMPORTANTE CHE I LAUREANDI CAPISCANO CHE LE AZIENDE CHE ASSUMONO:
  • NON ASSUMONO  UNA LISTA DI 30 E LODE O UN BEL VOTO DI LAUREA
  • ASSUMONO DEI CANDIDATI CHE, IDEALMENTE, POSSANO INIZIARE A RENDERSI UTILI, A RISOLVERE PROBLEMI, A CONTRIBUIRE ALLA CRESCITA DI LAVORO IL PRIMA POSSIBILE (MAGARI IL GIORNO DOPO ESSERE STATI ASSUNTI).


2 commenti:

  1. NON ASSUMONO UNA LISTA DI 30 E LODE O UN BEL VOTO DI LAUREA.....
    vero! perchè un dominus guarda sovente con sopetto "uno troppo bravo", il sottoposto deve sempre essere "inferiore" al proprio capo.
    Il dominus non si lascia rubare la scena di primo attore dal praticante.
    Perllomeno ciò, in molti casi...

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  2. Rispondo, in ritardo, ai commenti di Alessandra (che evidentemente è una laureata in giurisprudenza).
    Premetto che non credo che il praticante possa rubare la scena al dominus (a meno che il dominus sia un assoluto imbecille ma, in una simile eventualità, in realtà difficilmente troverebbe posto in un qualsivoglia palcoscenico).
    Detto questo, è vero, ed io ne ho conosciuti, che tanti "dominus" (ma non solo tra gli avvocati) preferiscono attorniarsi di mezze figure (da un punto di vista professionale e/o caratteriale)che non facciano ombra e, che anzi con la loro mediocrità rassicurino "il super-ego" del dominus.
    Cerca di essere un poco ottimista però.Guarda che non è però sempre così. Ci sono anche quelli che si sbattono. "Absit injuria verbis (il latino, tra colleghi...) io ho sempre sognato di circondarmi di giovani Pico della Mirandola, così da riuscire a rilassarmi un poco e mi sono sempre sentito orgoglioso della carriera fatta dai miei, pensando che anch'io vi avevo contribuito.
    Detto questo ammetto che probabilmente "i buoni maestri" sono comunque minoranza (non esigua, ma minoranza).

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