CHI INCONTRO? Ipersemplificando puoi trovarti in una di queste tre situazioni (e l’atteggiamento / le curiosità del selezionatore sono almeno in parte diversi) (i) Una società di consulenza esterna incaricata dall’Azienda che sta effettuando la selezione; (ii) La Direzione del Personale dell’Azienda che sta effettuando la selezione; (iii) Quello che sarà il tuo Capo. L’approccio e le domande non sono ovviamente le stesse. Nel primo caso e nel secondo caso il selezionatore è meno addentro nelle technicalities e nel “quotidiano” del lavoro che dovrà fare il candidato che alla fine verrà selezionato e quindi si concederà sul CV, su motivazioni, personalità e carattere (magari con Assessment Session, Test Psicologici ecc.. Nel terzo caso, il capo-selezionatore avendo una piena consapevolezza di che cosa ha bisogno, di che cosa deve fare il candidato che verrà assunto si concentra soprattutto su tuo CV e cerca di divinare le tue capacità di fare il lavoro (ma anche lui si interessa della tua personalità e del tuo carattere …)
COME MI VESTO? Uffa, ancora dei dubbi. Non ti vesti come probabilmente ti vestivi quando andavi in Università. A meno che ru ti presenti per un lavoro in una Fashion Agency vestiti in (i) Giacca e cravatta (evita combinazioni assurde tipo giacca rossa cravatta viola e camicia gialla, meglio tinta unita …) (ii) tailleur, giacca pantaloni (sul sotto non mi è esprimo, mi è capotato di selezionare delle tirocinanti che avevo incontrato in precedenza. In allora una prima al torace, al colloquio eravamo quasi ad una terza – mezzucci che al selezionatore navigato non fanno né caldo ne freddo …)
QUANDO ARRIVO?: Ovviamente arrivi per tempo, fai 15 minuti prima dell’ora per cui sei stato convocato/a. Non arrivare u’ora prima altrimenti pensano che sei ansioso/a.
COME MI PREPARO? Cerca di sapere tutto sull’azienda che ti assume (numero di dipendenti, settore di attività e prodotti, fatturato e principali concorrenti, tipologia di lavoro – se non lo sai cerca su Internet), riguardati il CV che hai mandato e prova a pensare a come raccontarlo in cinque minuti. ATTENZIONE 1 non prepararti a raccontarlo con gli occhi più o meno compiaciuti rivolti al passato, cerca di interpretarlo come una base per il tuo futuro nell’azienda che ti ha convocato ATTENZIONE 2 Se ci sono “buchi” nel tuo CV (perché sei finito fuori corso di tre anni? Perché hai fatto una tesi su un argomento assolutamente teorico, non avevi un argomento un poco più collegato con la realtà)
CHE DOMANDE MI FANNO? Ogni selezionatore ha il suo set di domande preferite, comunque nel prossimo post cerco di fare una lista di tutte le domande che faccio / che ho sentito fare.
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Per i laureati in giurisprudenza, fatto salvo le solite domande sulla tua formazione e della lingua inglese, a me sono state fatte varie domande sulla base del mio CV:
RispondiElimina- (studio professionale)mi parli della quantificazione del danno per il risarcimento all'amministratore revocato senza giusta causa; Secondo Lei vale lo stesso per la revoca delle deleghe? perchè?
- (studio professionale) con riguardo alla nuova proposta di regolamento per una disciplina sul contratto di vendita comunitario, lei cosa ne pensa? è favorevole o contrario? perchè?
- (studio professionale)mi parli del procedimento sommario di cognizione;
- (studio professionale)la quantificazione del danno per la violazione di norme sulla proprietà industriale;
- (studio professionale) Il ricorso per decreto ingiuntivo;
- (azienda)Caso pratico di contratto internazionale per la fornitura di oil&gas. In caso di forza maggiore cosa succede alle obbligazioni oggetto del contratto? Una volta che la causa di forza maggiore è venuta meno, ho ancora l'obbligo di adempiere? fino a quando? Io venditore quanto fatturerò al compratore? Emessa la fattura, il compratore potrà invocare la causa di forza maggiore alla scadenza perchè gli impiegati della sua banca erano in sciopero? (naturalmente no. Il perchè studiatevelo voi :-)
- (studio professionale) che tipo di avvocato vuole diventare? (mi è stato poi successivamente evidenziato che non bisogna iniziare dal primo gradino, ma dal marciapiede...terrorismo puro...era una donna..secondo me, piuttosto frustata a dire cosi). La stessa professionista (di una rinomata boutique milanese) mi ha chiesto di che segno zodiacale fossi (Ariete) e quindi mi ha detto: "Ah, quindi Lei prima sfonda la porta e poi dice permesso?"(io senza parole, ho risposto: No, sono come una pentola a pressione. Sopporto ed incasso, ma posso scoppiare). Vi sembra normale?
Sapevo tutte le risposte alle domande che ho scritto...ma sono ancora senza lavoro....
Probabilmente io sono troppo sicuro di me quando parlo e posso sembrare troppo "effervescente" e non un tipo posato. Però sono cosi e non ho voglia di cambiare. Un legale secondo me deve essere combattivo. Cosa ne pensate?
Perchè non ci parla delle caratteristiche caratteriali?
Sono stato segnalato una volta da un associate di uno studio internazionale ad un altro collega che cercava con più urgenza un altro praticante. Due colloqui brillanti in uno studio americano...del lavoro nemmeno l'ombra.
A questo punto io ho delle perplessità sul mio modo di essere.
OK Grazie per il commento che è stimolante. Leggendolo mi sembrava di vedere i suoi colloqui (o di rivedere tanti colloqui che io ho fatto. molti da selezionatore, alcuni da candidato più o meno interessato). Farò un oist per parlare delle caratteristiche caratteriali.
EliminaA proposito dei colloqui volevo chiederle come si gestiscono le domande "inappropriate". Le faccio degli esempi. Ad un'amica, durante un colloquio presso uno studio notarile, è stato chiesto "A che ora è nata?", "Ha un fidanzato? Da quanto tempo state insieme? Intende mettere su famiglia?", per arrivare alla chicca: "è religiosa? se non lo è, perché?".
RispondiEliminaQueste domande, non solo sono inappropriate, ma mi sembrano anche illecite. QUal è il modo migliore per rispondere?