“DOMANDA: “Nel libro ho letto della necessità di
iniziare già durante il percorso di laurea a costruire il proprio CV scegliendo
con lungimiranza gli esami del percorso di studi e l'argomento della tesi. In
giro però ci dicono che dobbiamo imparare ad essere flessibili, pronti a
cambiare lavoro periodicamente. E allora che senso ha costruirsi una
specializzazione fin dagli anni della laurea? Se non si trova nulla di
attinente nelle offerte di lavoro (o solo stage al termine dei quale si viene
puntualmente scaricati), come fare a "riciclarsi" con un CV che va
diritto verso un'unica meta?”
RISPOSTA: Possiamo
dividere il problema in due parti.
PRIMA CONSIDERAZIONE
– I CRITERI DI SCELTA: i criteri che
utilizziamo per scegliere gli esami “complementari”, quelli per l’appunto dove
siamo noi a scegliere tra una pluralità di corsi previsti da corso di laurea
che stiamo frequentando. Vediamone alcuni (con degli esempi tratti dalla mia
esperienza personale fatta a Giurisprudenza nella mia facoltà)
·
Gli esami facili, quelli che prepari in quindici giorni, prendi un bel
voto e poi ti dimentichi tutto ( “Organizzazione Internazionale”, che come
fatto nella mia facoltà si è rivelato noioso e completamente inutile)
·
Gli esami con una scarsa o nulla utilità pratica ma dove però il
Professore da 30 praticamente a tutti (“Diritto
Italiano della Pesca Sportiva”)
·
Gli esami su una qualche materia che molto
difficilmente ti toccherà poi gestire in ambito professionale (quando ho fatto l’Università ho deciso che Diritto
Canonico e Diritto Ecclesiastico rientravano in questa categoria…).
Se hai già
un lavoro che ti aspetta finita l’Università (papà è un professionista di successo e
appena ti laurei entri nello Studio) magari puoi usare criteri come quelli
sopra indicati. Altrimenti conviene cercare di selezionare i complementari sulla
base della loro potenziale utilità per la futura ricerca per il “post-laurea”
SECONDA
CONSIDERAZIONE: A mio parere, il
suggerimento di essere flessibili riguarda più che altro la scelta del primo
lavoro. Come ho scritto in passato di questi
tempi il primo lavoro che si riesce ad agguantare non è mail “il lavoro ideale”,
a quello ci si arriva, se ci si arriva, più in là, dopo aver cambiato posto e
tipologia di lavoro (e aver scoperto nel frattempo che cosa realmente ci piace
fare).Questo non vuol dire accettare un lavoro che non ha nessuna attinenza con il nostro percorso universitario, semplicemente non aspettare di entrare nel mondo del lavoro che ci si presenti quello che noi a tavolino abbiamo giudicato essere il nostro "lavoro ideale".
Poi anche in Università bisogna essere flessibili e, a meno di essere certissimi del percorso professionale che si intende percorrere fuori dall'Università, conviene non iper specializzarsi (anche perché magari poi dopo esserci laureati corriamo il rischio di scoprire che ci siamo iperspecializzati in qualcosa che nella pratica non ci piace poi così tanto…). Ritengo però che durante l’Università ci si possa rendere conto dei percorsi professionali che, tra quelli disponibili per chi segue il nostro corso di laurea, NON ci piacciono e allora si cerca di “specializzarsi” in quelli che sembrano piacerci.
Poi anche in Università bisogna essere flessibili e, a meno di essere certissimi del percorso professionale che si intende percorrere fuori dall'Università, conviene non iper specializzarsi (anche perché magari poi dopo esserci laureati corriamo il rischio di scoprire che ci siamo iperspecializzati in qualcosa che nella pratica non ci piace poi così tanto…). Ritengo però che durante l’Università ci si possa rendere conto dei percorsi professionali che, tra quelli disponibili per chi segue il nostro corso di laurea, NON ci piacciono e allora si cerca di “specializzarsi” in quelli che sembrano piacerci.
SULLA TESI
DI LAUREA: Visto che comunque bisogna farla cerchiamo di dedicarla a un
argomento (i) “spendibile” nel mondo del lavoro e (ii) che ci interessi (e
comunque chiedevo sempre spiegazioni quando mi trovavo davanti un candidato che
mi spiegava che il suo sogno era sempre stato dedicarsi all’internazionalizzazione
delle imprese e che aveva fatto una tesi in Diritto Costituzionale)
COME
RIORIENTARE IL CV? Probabilmente con un tirocinio “buono” e/o con un Master di
specializzazione dedicato all’ambito professionale dove vuoi lavorare (facendo
molta attenzione alla scelta del Master)
PUBBLICITA'
PROGRESSO
"Mi sono laureato! E adesso? N.2 La ricerca continua Manuale di
sopravvivenza per neolaureati alla ricerca del primo lavoro; Curriculum Vitae,
Master, Tirocini e colloqui di selezione” è la
seconda edizione, rivista ed aggiornata, di “Mi sono laureato! E adesso?” pubblicata
nel 2010 da Vallardi.
La nuova edizione del libro può
essere acquistata sui principali bookstore in versione cartacea ed e-book. La
versione cartacea la trovate sui siti amazon.it, stores.streetlib.com e
libreria universitaria.it. L’e-book sui siti di amazon, streetlib, libreria
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