Premetto che mi piace il titolo che ho scelto per questo post. Mi sembra un titolo tipo trattatello di filosofia.
Ciò.detto vorrei fare delle considerazioni su una frase che mi ha scritto una giovane laureata in giurisprudenza alle prese con un tirocinio pieno di soddisfazion,i ma non rinnovato, colloqui di selezione ed una scelta da fare tra due possibili posti di lavoro(non a tempo indeterminato, sia ben chiaro).
" ...uno stato di completa confusione...
- Mi sono resa conto che i tanti soldi che ho speso per master e corsi di specializzazione sarebbero valsi a nulla se io non mi fossi mossa in prima persona
- a volte mi chiedo se ne sia valsa la pena aver speso cosi tanti soldi
-nè l'università nè questi corsi ti insegnano ad affrontare il mondo del lavoro e purtroppo noi neolaureati lo paghiamo a caro prezzo magari perdendo opportunità che chissà quando si ripresenteranno.
- Mi sono resa conto che i tanti soldi che ho speso per master e corsi di specializzazione sarebbero valsi a nulla se io non mi fossi mossa in prima persona
- a volte mi chiedo se ne sia valsa la pena aver speso cosi tanti soldi
-nè l'università nè questi corsi ti insegnano ad affrontare il mondo del lavoro e purtroppo noi neolaureati lo paghiamo a caro prezzo magari perdendo opportunità che chissà quando si ripresenteranno.
L'HO SCRITTO SUL LIBRO E ANCHE NEI POST CHE HO GIA' FATTO, MA LO RIPETO A SCANSO DI EQUIVOCI:
- NON COMMETTETE L'ERRORE DI CONSIDERARE I MASTER, ANCHE QUELLI MIGLIORI, COME UN PASSAPORTO AUTOMATICO PER OTTENERE UN POSTO DI LAVORO
- E' MEGLIO CERCARE DI "COSTRUIRE" UN CV CON UN EQUILIBRIO TRA CONOSCENZE ("UN PACCO VISTI GLI ANNI CHE AVETE TRASCORSO IN UNIVERSITA') E COMPETENZE (QUELLE CHE PASSO DOPO PASSO VI COSTRUITE CON TIROCINI E LAVORI A TEMPO DETERMINATO).
Nessun commento:
Posta un commento