Fatte
le dovute eccezioni per questa o quella facoltà, per questa o quella sede
Universitaria, la risposta sembra
semplice. Troppo spesso sono molto distanti, quanto possono esserlo la teoria e la pratica. Con
una differenza: mentre siamo noi che paghiamo per entrare in università (tasse
universitarie + libri + tot anni passati a studiare, il tutto a mo’ di
corrispettivo per la laurea che porteremo a casa alla fine del percorso), se
riusciamo a entrare nel mondo del lavoro
(seppur con tutti i problemi che ci sono
oggi) sono gli altri che pagano noi, e ovviamente si aspettano che noi si abbia delle conoscenze e si sia in grado di
svolgere una attività lavorativa utile e funzionale agli obiettivi di chi, dopo
averci assunto, ci paga un corrispettivo Offro qui due considerazioni:
CONSIDERAZIONE
1. Tenuto conto che mi sono laureato in Giurisprudenza è probabilmente
inevitabile che mi venga spontaneo fare un esempio relativo a tale facoltà. Un
paio di settimane or sono mi è capitato
di fare una chiacchierata con un gruppo di studenti di giurisprudenza. Nella
loro facoltà si ritrovano con ben quattro esami di Diritto Romano obbligatori
(Storia, Istituzioni ecc.). In compenso Diritto Fallimentare è soltanto un esame complementare (e quindi potete anche
sceglierne un altro e laurearvi senza nulla sapere in materia di diritto
fallimentare). Domanda: ma secondo voi sia che facciate l’avvocato in uno
Studio Legale piuttosto che nell'Ufficio Legale di un’Azienda, quali sono i settori che ancora tirano (nel
senso che ci sono ricerche di neolaureati in giurisprudenza?): almeno a mio modo di vedere ce ne sono almeno
due, ovvero Compliance (i.e. Responsabilità Amministrativa d’Impresa ex D.Lgs,231)
e ristrutturazione d’impresa (i.e. concordato in continuità, concordato
preventivo ecc. insomma tutta roba che rientra nell'ambito degli insegnamenti di
diritto fallimentare). Immaginatevi
allora la risposta di un selezionatore “Quattro
esami in Diritto Romano, e tutti passati con 30 e Lode! Complimenti dottore.
Sfortunatamente le richieste di pareri legali su questioni di diritto romano da
parte dei nostri clienti al momento sono pari a zero. Mi dica piuttosto quali
conoscenze ha in materia di concordato in continuità …”.
CONSIDERAZIONE
2: Spesso arrivate su questo blog
tramite una ricerca su google. Tra le ricerche apparentemente più
gettonate c’è quella relativa al fatto che nel CV Europass non è previsto / non
è indicato dove inserire la votazione di laurea e il titolo della tesi. Da qui
la stringa di ricerca “NEL CV DOVE METTO IL VOTO DI LAUREA?”. Qul che mi
sorprende è che la domanda sembra implicare l’inconscia convinzione che di
fronte ad una domanda la risposta sia da ricercare “fuori” da qualcun altro, da un Professore, da un
libro, da Internet, da un blog. In realtà dovremmo cercare di essere noi a
darci una prima risposta: se il CV EUROPASS non prevede l’indicazione di una
qualche informazione che ci sembra fondamentale o comunque di interesse per il
potenziale selezionatore (e sicuramente, almeno nel CV, tali sono voto di laurea
e titolo della tesi) dobbiamo modificare il modello di CV.
Conviene abituarsi fin da subito, perché
poi quando siamo sul posto di lavoro le risposte dobbiamo trovarle noi (e, come
ho scritto su “Mi sono laureato! E adesso?” "Ricordati che nel mondo del lavoro
esistono più domande che libri con le risposte …quelle devi imparare a trovarle
da solo”.
© marco bianchi – riproduzione
riservata
PUBBLICITÀ PROGRESSO
"Mi sono laureato! E adesso? N.2 La ricerca continua Manuale di
sopravvivenza per neolaureati alla ricerca del primo lavoro; Curriculum Vitae,
Master, Tirocini e colloqui di selezione” è la
seconda edizione, rivista ed aggiornata, di “Mi sono laureato! E adesso?” pubblicata
nel 2010 da Vallardi.
La nuova edizione del libro può
essere acquistata sui principali bookstore in versione cartacea ed e-book. La
versione cartacea la trovate sui siti amazon.it, stores.streetlib.com e
libreria universitaria.it. L’e-book sui siti di amazon, streetlib, libreria
universitaria, la feltrinelli, hoepli, kobo, mondadori, libreriabook.it, e ebooklife.it. Costo? 14,99 la versione
cartacea e 10,99 l’epub.
Nessun commento:
Posta un commento