lunedì 11 febbraio 2013

DOMANDA (DI UN LAUREATO IN RELAZIONI INTERNAZIONALI) E RISPOSTA (MIA): UNA LAUREA IN GIURISPRUDENZA DOPO UNA TRIENNALE IN RELAZIONI INTERNAZIONALI?

Il quesito riguarda un neolaureato (triennale) in Relazioni Internazionali che adesso vorrebbe aggiungere una seconda laurea (laurea a ciclo unico in Giurisprudenza) e commenta “Tutti dicono che sono folle perché a 28/29 anni nessuno più sarà disposto ad assumermi, io non ci credo e spero un giorno di poter lavorare come avvocato in un grande studio legale specializzato in IP. L'età sarebbe realmente un deterrente? E sulla necessità di inserire il titolo della tesi nel CV, posso sorvolare su titolo della tesi della laurea triennale?”.
RISPOSTA: In linea generale direi che ritardare l’entrata nel mondo del lavoro per prendersi una seconda laurea è un azzardo. Non è che con due lauree ti danno due stipendi o hai doppia possibilità di trovare un posto di lavoro.  A maggior ragione è un azzardo se, dopo essersi laureati, seppur con una triennale, si ritiene di avere delle buone possibilità di riuscire a entrare nel mondo del lavoro.

Questo in linea generale, poi nei singoli casi ci si può rendere conto che in realtà la laurea che abbiamo preso riguarda un qualcosa che proprio non ci interessa o che di porte nel mercato del lavoro ne apre pochine pochine. L’importante è non decidere di prendere una seconda laurea per poter rimanere ancora “parcheggiati” in Università.

Fatte queste premesse non ho la palla di cristallo e non ho la risposta. Però 1. L’età in effetti può essere un deterrente. 2. Occhio al target: lavorare in un grande Studio Legale occupandosi di IP (e se trovassi un grande studio legale che ti offre di lavorare nel Dipartimento Litigation o Finance?). 3. Perché non mettere nel CV il titolo della tesi della triennale (anche se, nell’eventualità che tu faccia poi Legge la tesi “importante” diventa quella con cui ti sei laureato in Giurisprudenza). 4. Storia vera: Anni fa una conferenza sui contratti internazionali. Tra i partecipanti una ragazza molto sveglia che faceva un sacco di domande pertinenti, laureata in Relazioni Internazionali. Alla fine si informa con il relatore per sapere se può proporsi per un tirocinio presso il Dipartimento Legale di una grande azienda. No non è laureata in Giurisprudenza. La ragazza insiste e il relatore alla fine dice “Se lei è certissima consideri la possibilità di iscriversi a Giurisprudenza, magari essendo laureata in Relazioni Internazionali le abbuonano qualche esame”. Anni dopo i due si incontrano per caso e la ragazza spiega che ha seguito il consiglio, si è laureata in giurisprudenza e lavora in uno Studio Legale. A lei l’azzardo è andato bene ma non so a quanti sia finita altrettanto bene. 5. Volendo prendere una seconda laurea, proprio per via del deterrente dell’età l’ideale sarebbe laurearsi alla svelta (senza scendere troppo nella media) e magari fare nel frattempo dei tirocini professionalizzanti: “laureato a 28 anni sì, ma con due lauree e un po’ di esperienza professionale”.

Ma come ho detto non ho la palla di cristallo e non ho la risposta.

© marco bianchi – riproduzione riservata

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