lunedì 11 dicembre 2017

DOMANDA: MA FACCIO UNA TESI DI RICERCA O UNA TESI CURRICULARE?

La domanda arriva da un universitario ormai prossimo a terminare il suo percorso in Università (non un neolaureato ma un quasi laureato) che, scegliendo una tesi di ricerca finirebbe fuori corso.
Premetto che quando mi sono laureato io la differenza tra tesi di ricerca e tesi curriculare non esisteva, c’era la tesi e basta. Mi sembra comunque utile tentare di dare una risposta, o magari solo un’opinione.

La risposta, almeno dal mio punto di vista, è semplice: la scelta non deve essere guidata tanto o soltanto da quello che mi piace ma dalla utilità potenziale della tesi in relazione al tipo di attività professionale a cui spero di potermi dedicare dopo essermi laureato. Mi rendo conto che per un laureando una tesi di ricerca può apparire più sfidante e più interessante di una mera tesi compilativa ma è utile a chi? Al laureando che si sbatte per un anno a ricercare o per il professore che ha identificato l’argomento da ricercare sulla base dei suoi personali interessi o in vista del futuro libro che pensa di scrivere.

E’ impossibile generalizzare ma in un colloquio di selezione personalmente preferirei vedere che il candidato che ho di fronte ha fatto una tesi, seppur compilativa, su un argomento che riguarda il lavoro che facciamo da noi, piuttosto che una tesi magari molto profonda su un qualcosa che nell'immediato e per il prossimo prevedibile futuro è completamente scollegata con il posto di lavoro per cui si è presentato il candidato.

Aggiungo che spesso è abbastanza difficile scegliersi l’argomento della tesi. Però per capire quanto l’argomento propostoci possa essere utile “dopo” proviamo a immaginare che la tesi sia un libro e domandiamoci quanti potrebbero essere i potenziali lettori: cinque in tutto perché l’argomento è molto di nicchia o molti di più? Se proprio devo dedicarmici preferirei la seconda ipotesi (ammesso che io sia nella posizione di scegliere / di poter dire la mia nella scelta della tesi).

E poi bisogna considerare i tempi necessari per completare la tesi (il fuoricorso …), il punteggio che possiamo sperare di ottenere, il nostro interesse per l’argomento (al di là della necessaria utilità per il futuro auspicabilmente lavorativo, perché anche fare una tesi su un argomento utile ma noioso è difficile e via discorrendo ….).

© Marco Bianchi - riproduzione riservata Dicembre 2017

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