mercoledì 26 ottobre 2011

LA DOMANDA DI DAVIDE: INTERNET, SOCIAL NETWORK E LA RICERCA DEL LAVORO

LA DOMANDA DI DAVIDE:

"Volevo chiederle se essere iscritti a social network come LinkedIn, Viadeo, ecc. e/o avere un Blog, siano strumenti utili a "differenziarsi" o, quanto meno, ad incrementare le possibilità di ottenere un colloquio.
Le chiedo questo perchè le persone che conosco in America e Canada mi dicono che il blog, specialmente per chi affronta un periodo di transizione tra un lavoro ed un altro, è estremamente utile a mostrare che il soggetto non rimane inerte e, soprattutto, che è in grado di esprimere ed argomentare la propria opinione su diverse tematiche (sperando, ovviamente, che le opinioni di chi cerca e di chi offre lavoro si incontrino)".

LA MIA RISPOSTA:

In primo luogo mi fa piacere che tu abbia ben recepito la necessità, almeno per un neolaureato, di "differenzarsi"  in qualche modo da tutti gli altri neolaureati che pure stanno rincorrendo una qualche  opportunità di lavoro, magari la stessa che in quel momento stai considerando pure tu.
Ovviamente essere "attivi" sui social network è utile. Magari meno su FB dove molto spesso ci ritroviamo a postare dieci commenti, uno più banale dell'altro, e dodici mi piace alla rinfusa, il tutto in un paio di minuti (e come ho detto e scritto più volte occhio a foto e commenti che pubblicate sulla bacheca che ormai i selezionatori vanno a curiosare su FB ....).
Ottima idea quella di iscriversi a Linkedin, che è un social network professionale: magari meno per laureandi o neo/neo laureati ma certamente  è ampiamente utilizzato per andare alla ricerca di potenziali da contatatre. 
Per un neolaureato avere un Blog  è sicuramente un plus: quantomeno dimostra creatività e curiosità (e tante aziende cercano neolaureati con un bel cursus honorum universitario ma che siano anche creativi e curiosi), voglia di sbattersi (mantenere un blog è faticoso lo so per esperienza), dimestichezza con computer software e last but not least il fatto che si ti sarai anche laureato con 110 e lode  ma se hai tutti quegli interessi non sei certo un topo di biblioteca ... 
Attenzione però tutto dipende da quello che scrivi sul Blog: se il Blog lo fai solo per raccontare le tue esperienze quotidiane durante la movida notturna o per promuovere Forza Gnocca il partito virtuale che vorresti presiedere meglio non menzionare il blog nel CV o durante il colloquio di selezione.
© riproduzione riservata

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2 commenti:

  1. Grazie della risposta! Secondo lei, chi si occupa di recruiting nel mercato italiano utilizza realmente questo tipo di canali per selezionare o valutare persone normalmente alla prima esperienza di lavoro?

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  2. Probabilmente non per un neolaureato al quale si intende offrire un tirocinio (magari , per curiosità o per passare il tempo un selezionatore va su FB, ma solo per curiosità). Sicuramente se scrive sul CV che ha un blog, a meno che il suo CV sia già stato scartato per un qualche motivo, tutti vanno a vedere che cosa scrive sul blog. Se l'offerta riguarda qualcosa di più, un'assunzione a tempo indeterminato o anche a tempo determinato, spesso chi cerca (almeno quelli che già usano i social network) vanno a cercare su Linkedin. Una mia tirocinante è stata individuata così da un cacciatore di teste che cercava per l'Ufficio Legale di una grande azienda (dove poi in effetti è stata assunta a tempo indeterminato). Una mia ex-tirocinante, che lavora anch’ella nell’Ufficio Legale di una Multinazionale e ha un profilo su Linkedin è stata contattata a più riprese da cacciatori di teste che cercavano.

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