domenica 14 novembre 2010

ANCORA SUL VOTO DI LAUREA BASSO

Il post che ho dedicato qualche giorno fa a chi si è laureato con un voto finale basso (LAUREATO CON UN VOTO DI LAUREA BASSO. COSA FACCIO?) , sta rapidamente scalando la classifica dei post più letti e mi sembra quindi opportuno dedicarci ancora qualche considerazione.

Il problema vero non è in sè e per sè il voto di laurea basso. Il primo problema è il perchè del voto basso e la soluzione è quella di avere una giustificazione spendibile. Se durante l'università avete svolto delle attività lavorative che vi hanno fatto acquisire esperienza e competenze, anche in un settore completamente diverso da quello in cui vi siete laureati, probabilmente avete acquisito una "maturità lavorativa" ed una esperienza ben maggiore dei vostri colleghi che si sono laureati con 110 e Lode, e questo il selezionatore lo capisce perfettamente.

Facciamo degli esempi:
  • avete speso tre anni della vostra vita (praticamente a tempo pieno) per gestire la programmazione di una radio privata / gestire i rapporti commerciali con gli inserzionisti ed i voti degli esami ne hanno risentito
  •  avete speso tre anni della vostra vita (praticamente a tempo pieno) dedicarvi ad una attività agonistica nazionale con buon successo e, visto che vi allenavate e giravate l'Italia e l'Europa per gareggiare, ed i voti degli esami ne hanno risentito
  • avete speso tre anni nella piccola azienda di famiglia ricoprendo la posizione, che prima non esisteva, di Direttore Commerciale Estero. Le esportazioni, ed i ricavi dell'azienda, sono aumentati voi avete viaggiato all'estero, ed i voti degli esami ne hanno risentito.
Il secondo problema è riuscire a spiegare il perchè nel CV in maniera da arrivare al colloquio di selezione e  cercare di far capire al selezionatore non soltanto i vostri punto deboli anche i vostri punti di forza (esperienza, maggior maturità, dimestichezza con il mondo del lavoro, o comunque con il mondo "fuori dell'università")

Quindi:
  • Massima attenzione e chiarezza quando descrivete nel CV le vostre attività extra universitarie (nel libro spiego in dettaglio come si fa)
  • Usate al meglio la lettera di accompagnamento per mettere in luce il perchè del vostro percorso e i plus che avete rispetto ad un neolaureato con un percorso "normale"
  • Se avete preso voti bassi negli esami complementari, ma in alcuni fondamentali ve la siete cavata meglio fatelo notare (nella lettera di accompagnamento)
E comunque ricordate che entrati nel mondo del lavoro, mano a mano che fate carriera, il voto di laurea basso conta sempre meno per il selezionatore che si concentranvece sulle vostre attività lavorative........

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