sabato 21 aprile 2012

DOMANDA DI ANONIMO: MI SONO LAUREATO E ADESSO COSA FACCIO? (II PARTE)

Nella prima parte di questo post ho cercato di delineare i primi passi che il neolaureato deve fare nel predisporre il suo personale business plan per entrare nel mondo del lavoro: Market Intelligence e Target Setting.
In estrema sintesi, fermati e pensa per tutto il tempo necessario al percorso di carriera, che vorresti fare, verifica quanto il percorso di carriera che ti sei immaginato sia compatibile con l’appetibilità contingente della laurea che ti sei guadagnato. Cerca di informarti: leggi, magari il libro che ho scritto, Mi sono laureato! E adesso?, o vai su Internet e cerca di capire come muoverti,  vai a dare un’occhiata al Job Placement della tua Università, vai sul sito di Alma Laurea e guardati l’ultimo rapporto sullo stato occupazionale
Se concludi che le prospettive siano scarse (“le lauree deboli”) valuta la possibilità di re-indirizzare la tua ricerca di un posto di lavoro e di una crescita professionale

ESEMPIO: Ti sei laureato in Letteratura Bizantina  (è un esempio ….) e ti rendi conto che le ricerche di neolaureati in letteratura bizantina negli ultimi tre anni sono state pari a 0?. Più genericamente hai una laurea umanistica (quelle che alla radio ho sentito definire “lauree deboli”) e ti rendo  conto che il tasso di prima occupazione dei neolaureati della tua facoltà (visti anche i tempi e la recessione) è bassissimo? Scoraggiarsi non serve a niente  e comunque la laurea ti ha dato un bagaglio culturale che ti rimarrà per tutta la vita. Poi ci vuole un lavoro ….

SUGGERIMENTO: fare un Master (di quelli buoni, operativi, con docenti che nella vita praticano quello che ti insegnano) che ti faccia acquisire una professionalità in un ambito diverso da quello che ti sei laureato (esempio Master in Gestione Risorse Umane + Master in Marketing e Comunicazione) così da crearti una “professionalità aggiuntiva” da spendere insieme ed in aggiunta alla tua Laurea. Per fare un esempio, come ricordo spesso ai neolaureati in Giurisprudenza, in Inghilterra per fare l’avvocato (“solicitor”) basta una laurea qualsiasi anche non in legge, basta fare due anni di scuola post-laurea, passare l’esame e voilà sei un solicitor (anche se magari ti eri laureato in chimica o in letteratura bizantina). Oltretutto se nel Master ti fai notare e i docenti lavorano nel settore di cui sono stati chiamati a parlare magari il Master diventa una specie di Ufficio di Collocamento alternativo.

E POI? E poi la solita trafila, il CV per vincere la concorrenza, la ricerca delle opportunità di lavoro (il terzo post  di questa serie lo dedicherò ai siti internet che è il caso di consultare periodicamente / a cui iscriversi), i colloqui di selezione e prima d farli cerchiamo di capire come di affrontano, e poi ancora CV e ancora colloqui, alla ricerca del primo lavoro (o di un tirocinio serio che ti permetta di rispondere agli annunci che cercano “(neo)laureati con un minimo di esperienza …….).


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